“Villaggio Alzheimer”, un progetto rivoluzionario che permette ai suoi ospiti di camminare liberamente e di vivere come nel mondo fuori
"Village Landais Alzheimer", situato a Dax, offre ai suoi residenti un approccio innovativo per trattare la malattia
“Village Landais Alzheimer”, situato a Dax, è un vero e proprio villaggio che porta avanti un progetto rivoluzionario francese che ha come obiettivo quello di assicurare ai malati di Alzheimer l’opportunità di vivere in modo più normale e sereno.
Il villaggio è un complesso autonomo sito presso la famosa città termale nel sud-ovest della Francia. Si tratta di una cittadella con tanto di: centro sanitario, spazi verdi, supermercato, parrucchiere, biblioteca.
La costruzione dello spazio è costato circa 28,8 milioni di euro. A sua volta ogni ospite paga circa 24.000 euro all’anno in tasse. Mentre le agenzie governative versano 65 euro al giorno per ogni residente.
In totale si ospitano 120 residenti in questo villaggio. Tutti sono affetti dal morbo di Alzheimer.
Malgrado la malattia degenerativa, gli ospiti vivono con molta libertà ed in totale sicurezza. Questo rivoluzionario approccio prevede inoltre meno farmaci.
I pazienti soggiornano in case condivise. Mentre circa 100 operatori sanitari e 12 volontari si occupano di organizzare le varie attività.
Inoltre, le strutture del complesso sono state progettate per aiutare a stimolare il senso dell’orientamento e la memoria.
In questo villaggio, i pazienti sono coinvolti molto a livello sociale, dal momento che non hanno bisogno di tante medicine e possono camminare in libertà.
“Villaggio Alzheimer”: un nuovo approccio verso i pazienti colpiti da questa malattia
Questo progetto si ispira a Hogeweyk, il primo “villaggio di Alzheimer” al mondo che sorge vicino ad Amsterdam nei Paesi Bassi. Qui i residenti sono raggruppati tenendo conto delle loro origini ed interessi.
Nel villaggio francese, un team di ricercatori ha deciso di svolgere uno studio per fare un confronto con le case di cura tradizionali.
La comunità verde è stata inaugurata poche settimane dopo che la Francia ha sospeso il lockdown di due mesi.
Gli anziani hanno incontrato difficoltà durante questo periodo. In quanto sono rimasti lontani dai loro cari per un lungo periodo.
Ma una volta entrati nel villaggio nel mese di giugno, le cose sono migliorate. Infatti si sono subito sentiti meglio ed hanno potuto riacquistare la libertà.
Questa la spiegazione di Nathalie Bonnet, una psicologa della comunità:
“Hanno riacquistato la loro motivazione e stanno riprendendo le loro attività quotidiane.
Perché c’è sempre qualcuno disponibile a trattare episodi di ansia o depressione, si calmano più rapidamente, e di conseguenza, le prescrizioni per i trattamenti antidepressivi possono essere ridotte”.
Come misure contro la pandemia da Coronavirus, il villaggio ha limitato i contatti esterni. Ma il piano è quello di consentire alle persone delle città vicine di partecipare a piccoli spettacoli e festival.