La storia di Altin Prenga è un bell’insegnamento di riscatto sociale visto che è passato da lavapiatti a chef stellato.
Un esempio di come sia possibile far diventare un sogno una realtà con grande sacrifici ed impegno. Altin Prenga è arrivato in Italia insieme a tanti suoi concittadini durante gli anni dell’immigrazione di massa albanese.
Una volta arrivato in Italia, con grande sacrificio ha svolto diversi mestieri a partire dal lavapiatti e stando a contatto con la cucina si è innamorato della gastronomia.
La storia di Altin Prenga da lavapiatti a chef stellato
Altin arriva in Italia a 15 anni, sbarcando sulle coste pugliesi dopo un turbolento viaggio della speranza, per raggiungere il padre che lavorava in un ristorante nel Trentino.
Dapprima trova un lavoro come meccanico di giorno, ed uno serale da lavapiatti. Proprio nel ristorante in cui lavora si appassiona alla cucina.
Così decide di diventare cuoco supportato anche dal padre che gli consiglia di imparare a scegliere prodotti di qualità.VCosì apprende i segreti della cucina italiana che sfrutta delle materie prime rinomate nel mondo.
Durante la sua permanenza in Trentino, acquisisce tanti insegnamenti che lo aiuteranno nel suo percorso da lavapiatti a chef stellato.VAltin Prenga si apre a fare delle esperienze in un caseificio, in un’azienda di salumi ed in alcune aziende vinicole.
Dopo 12 anni in Italia, Altin rientra in patria, dove apre a Lezhe il suo ristorante Mrizi i Zanave Agroturizëm, letteralmente ‘ombra delle fate’, poco distante da Tirana.
Un nome evocativo ispirato all’opera di Gjergj Fishta, un prete francescano e poeta nazionale nato a Lezhe.
La fama della sua cucina, che valorizza la tradizione contadina
Il suo agriturismo si è fatto conoscere in tutta l’Albania tanto da ricevere il timbro Slow Food.
Il suo è il primo agriturismo in Albania a ricevere il riconoscimento per la tecnica rivoluzionaria di concepire la cucina.
Infatti Altin si è fatto promotore nei Balcani di una cucina innovativa che si è inserita nel contesto di un rinnovamento gastronomico senza precedenti. Come molti altri suoi colleghi imprenditori si affida ad un’agricoltura di grande qualità e ricca di tradizioni.
Altin Prenga punta sulla tradizione contadina e pastorale a cui mescola altre influenze culturali.
I piatti proposti nel suo agriturismo valorizzano una cucina tipica delle montagne locali con protagonisti: i formaggi di capra freschi, i formaggi stagionati, la ricotta, le uova, il latte di capra.
La grande abilità di quest’uomo, passato da lavapiatti a chef stellato nel giro di 12 anni, si avvale anche di una buona strategia di tipo imprenditoriale. Prodotti di qualità e bassi costi di gestione: questa la strategia adottata da Altin nel suo agriturismo. In questo modo è riuscito anche a sostenere la produzione agro-alimentare del Paese.
Altin oggi è un esempio con la sua vicenda umana e con la sua professionalità. Infatti, la sua fama ha un grande peso economico all’interno di una comunità di circa 400 persone nel raggio di 15 km.
Altin Prenga è acclamato ovunque: è ritenuto uno dei quattro volti della cucina mondiale. Ma lui resta molto umile e preferisce definirsi un “cuoco contadino pastore”. Per questo rimane fedele alla sua missione: valorizzare la tradizione contadina nella cucina balcanica.