A Londra i famosi autobus rossi diventano un riparo per i senzatetto

Bellissima iniziativa londinese che utilizza i caratteristici autobus rossi per ospitare i senzatetto

Un’iniziativa davvero lodevole quella intrapresa dalla città di Londra e che vede protagonisti i suoi celebri autobus rossi. Come in ogni metropoli del mondo, i senzatetto sono in continuo aumento.

Così la società che gestisce i famosi bus colorati, quelli per intenderci, destinati al più famoso giro della capitale inglese, ha preso una decisione coraggiosa e molto importante.

Quale? Quella di utilizzare i mezzi arrivati al limite della loro capacità di utilizzo, come ambienti per ospitare i senzatetto. Quella di dare loro anche una piccola speranza per il futuro.

Invece di essere definitivamnete rottamati, i celebri autobus rossi vengono riciclati e trasformati in spazi capaci di accogliere coloro che hanno perso tutto nella vita.

Grazie alla collaborazione tra la società che gestisce i bus e la cooperativa sociale Bus4homeless, il progetto ha definitivamente preso il volo.

Ed ecco che una parte di essi è diventato uno spazio dove i senzatetto trovano uno luogo per mangiare, riposare, farsi una doccia.

Mentre altri sono stati riadattati per consentire a queste persone, spesso già istruite e con alle spalle esperienze di lavoro, di poter avere un’altra chanche nella loro vita.

Infatti il progetto prevede l’organizzazione di corsi di computer, colloqui per possibilità di reinserimento nella vita lavorativa. Spazi cioè dove una persona possa esprimere se stessa e poter uscire dal tunnel della vita di strada.

Riprendere una vita normale diventa sempre più difficile, ma questa iniziativa pilota sembra avere tutte le carte in regola per riuscire nel proprio intento.

Infatti è di pochi mesi fa la notizia che proprio alcuni senzatetto sono diventati guide turistiche. E riscuotono un notevole successo nei tour presso alcuni quartieri di Londra.

Nessuno meglio di loro, commenta un responsabile del progetto, può portare per mano i turisti a conoscere quegli aspetti della vita di un quartiere spesso trascurati dalle patinate guide turistiche.

Una conoscenza che nasce dall’aver vissuto dalla parte degli ultimi. Capace di vedere e cogliere la bellezza anche nei più piccoli dettagli. Quelli che troppo spesso passano inossservati all’occhio distratto di molte persone.

Va fatto davvero un plauso a chi ha pensato e messo in piedi questa brillante idea, capace di ridare speranza e fiducia a coloro che l’avevano persa.

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