Si chiama Antonio La Cava questo straordinario personaggio. Vive a Ferrandina, in provincia di Matera ed è un ex maestro in pensione. Sua è la biblioteca mobile, un’iniziativa davvero lodevole.
Che andrebbe imitata, senza dubbio alcuno.
Il buon maestro ha trasformato la sua Apecar in una biblioteca mobile e da ormai 15 anni gira in lungo e largo la Basilicata per diffondere il sapere, l’amore per i libri e per la lettura.
Pensate che il maestro raggiunge persino i luoghi più piccoli e sperduti ed è accolto ovunque con grande entusiasmo e grande affetto.
Quando i bambini vedono apparire la biblioteca mobile, corrono veloci nella sua direzione e si raccolgono intorno ad Antonio curiosi e felici.
Il maestro apre le vetrine stracolme di libri, i bambini guardano e sfiorano quelle pagine piene di fiabe, di storie avventurose, di racconti di Paesi lontani.
I più grandi, quelli che sanno già leggere, possono scegliere un libro dalla biblioteca mobile e portarlo a casa propria. L’Apecar del maestro Antonio passerà a ritirarlo il mese successivo, potranno leggerlo in tutta tranquillità.
I più piccini chiedono invece informazioni, spiegazioni e il buon maestro è sempre lieto di leggere loro qualcosa, di avvicinarli all’amore per la lettura e per la conoscenza.
Ma la biblioteca mobile non è dedicata solo ai bambini. Il maestro raccoglie anche i vecchi testi delle scuole elementari per regalarli agli anziani.
Molti di loro si sono fermati alle prime classi elementari, ricordiamo che un tempo solo poche famiglie potevano permettersi di mandare i propri figli a scuola.
Grazie alla biblioteca mobile del maestro Antonio, ripercorrono non solo i ricordi della loro fanciullezza, ma imparano qualcosa di nuovo.
Perché non è mai tardi per imparare, è il parere di quest’uomo sensibile e generoso come pochi.
E a chi gli chiede se dopo tanti anni di carriera e 15 anni trascorsi a viaggiare su e giù con la sua biblioteca mobile, non si senta almeno un pochino stanco, con un sorriso risponde:
“Chi è maestro, resta maestro per sempre”.
Non solo caro maestro Antonio, ci permetta di aggiungere:
“Chi ha un gran cuore, lo usa tutta la vita”.