Bottiglie di bambù gratis per i turisti. L’iniziativa di Lachen, in India, contro l’utilizzo della plastica

Nell’India nord orientale la città di Lachen ha deciso di introdurre bottiglie di bambù per salvare l’ambiente messo a dura prova dai turisti. Questa città aveva già vietato la vendita di acqua confezionata in bottiglie otto anni prima.

La città non è grandissima, ha una popolazione di circa 2500 abitanti, ma ogni giorno è presa d’assalto da una marea di turisti non sempre rispettosi.

I visitatori sono attirati dallo splendido paesaggio himalayano: a 2.750 metri di altezza si possono ammirare laghi di color acquamarina e vedere gli splendidi panda rossi.  E ultimamente anche un eccessiva quantità di rifiuti.

Tra questi rifiuti la fanno da padrone le bottiglie di plastica. Per questo Lachen ha deciso di correre ai ripari. Già nel 1998 il Sikkim, lo Stato Federale di cui questa città fa parte, aveva preso dei provvedimenti adottando misure restrittive contro la plastica.

Nel 2016, poi era stato vietato l’uso d’acqua potabile confezionata negli uffici e durante gli eventi pubblici.

Con l’arrivo del turismo ci sono stati vari cambiamenti. Si pensi che in soli 15 anni sono stati costruiti più di 30 hotel solo in questa città. Di conseguenza la plastica è diventata un problema serio. Diverse organizzazioni locali si sono date da fare per abolirla.

La Dzumsa è una di queste. Il suo presidente, Gytso Lachenpa, ha spiegato che il gran numero di rifiuti dovuto principalmente ai troppi turisti, rischia di far diventare Lachen una discarica.

Non avendo un sistema di riciclo, per fermare l’ inondazione della plastica è stato vietato l’uso delle confezioni d’acqua in bottiglia.

Anche il WWF è stato chiamato per aiutare questa iniziativa. Cosi ora ci sono delle persone addette che fanno dei controlli casuali sui veicoli dei turisti per assicurarsi che non portino acqua confezionata.

Del resto, l’acqua che arriva dai fiumi di Sikkim è migliore da bere perché testata in laboratorio. Ai turisti verranno presto distribuite delle bottiglie di bambù eco-compatibili.

Ne sono state richieste a migliaia e verranno introdotte nel corso dell’anno al Lacher Losar festival. È solo un inizio, ma come ha detto Chewang Lachenpa, ex membro di LTDC, bisogna preservare l’identità culturale e il proprio ambiente.

La maggior parte dei rifiuti finiva nelle foreste e nei fiumi. Il 60% era composto da plastica. Ora se a Lacher trovano turisti con bottiglie di plastica, il loro accompagnatore viene multato.

Le buste di plastica non creano problemi invece visto che gli abitanti del posto usano principalmente borse o ceste di vimini.

Non ci resta che sperare che altri paesi, magari anche n tutto il mondo, seguano l’esempio della città di Lacher e facciano spazio alle “bottiglie green”.