Un padre ed una madre hanno condiviso sui social la loro storia familiare: la figlia adolescente ha un figlio, ma hanno detto di essersi accordati che lei non avrebbe ricevuto aiuto nei fine settimana. Il padre ha raccontato che sua figlia dopo essere rimasta incinta ha deciso di tenere il bambino. Ma lui e la moglie le hanno fatto sapere con largo anticipo che se ne sarebbe dovuta occupare in pieno. Infatti l’uomo ha sin da subito chiarito che non avrebbe assunto una tata per il bambino, quando la figlia adolescente non si trovava a scuola. Secondo lui, è stata una sua scelta avere il bambino, quindi non dovrebbe aspettarsi di rilassarsi nei fine settimana.
“Ho aspettato che mia figlia tornasse a casa per parlarle di questo. Ha detto che i suoi amici stavano andando ad una festa e perché si sentiva sopraffatta dalla scuola e dal prendersi cura del bambino. Le ho detto che avevo capito, ma che questo era il nostro patto. Ha iniziato a piangere, ha detto che tutta la sua vita ruotava attorno alla scuola ed a suo figlio”.
Il racconto di un padre e di una madre: “Mia figlia adolescente ha un figlio, ma mi rifiuto di aiutarla”
Il padre ha poi aggiunto nel suo post affidato ai social come si è comportato dopo lo sfogo dell’adolescente: “L’ho abbracciata, le ho detto che questo era il patto che ha fatto quando ha insistito per tenere il bambino. Le avevo infatti dato tre opzioni dopo che è rimasta incinta: abortire, darlo in adozione o tenerlo. Si è rifiutata di prendere in considerazione l’idea di non tenere il bambino, quindi ha dovuto accettare la responsabilità di prendersi cura del bambino”.
In rete, questo racconto familiare ha animato le discussioni tra gli utenti, tanti hanno disapprovato con tono severo l’atteggiamento del padre e della madre dell’adolescente. Secondo l’opinione prevalente del web la giovane merita una pausa per rilassarsi e divertirsi di tanto in tanto insieme agli amici. Tuttavia non sono mancati commenti che hanno simpatizzato con i genitori. Alcune persone hanno capito il punto di vista del padre e hanno convenuto che l’adolescente deve adattarsi alla realtà che ha scelto.