Gattuso dona il suo stipendio ai dipendenti in cassa integrazione. “Non dimentico da dove vengo”

L’allenatore del Napoli ha rinunciato a gran parte del suo stipendio per aiutare i lavoratori finiti in cassa integrazione a causa dell’emergenza Coronavirus

“C’è sempre un Dio nel calcio se fai le cose bene”.
Così Gennaro Gattuso, conosciuto come Rino, ha salutato il trionfo del suo Napoli nella finale di Coppa Italia contro la favorita Juventus.

Ma non è di calcio che vogliamo parlare, quanto della storia umana di Rino Gattuso.

A molti non è passato inosservato quel gesto fatto poche sere fa durante la semifinale con l’inter, quando con lo sguardo rivolto al cielo ha mandato un bacio a Francesca, la sorella, scomparsa a soli 37 anni.

Rino Gattuso ha la fama di guerriero. Durante la sua prestigiosa carriera nel Milan e nella Nazionale il pubblico lo chiamava Ringhio.

Perché da mediano e da uomo di fatica era sempre li, nel mezzo della battaglia, a combattere per sé e per la sua squadra.

E questo temperamento Gattuso lo porta ancora con sé, pensando prima agli altri che a se stesso.

“La vita mi ha dato più di quello che ho fatto io, il calcio mi ha fatto uomo”, ha commentato Ringhio ai microfoni dei cronisti.

Partito dal piccolo paese di Corigliano Calabro, Rino Gattuso ha conosciuto la gavetta prima a Perugia e poi in Scozia.

Nella terra di Braveheart non solo ha conosciuto Monica Romano, la moglie, i cui genitori gestivano un ristorante a Glasgow, ma ha imparato a distinguersi come un grande combattente.

Perché Ringhio è uno che non si tira mai indietro. Sia quando c’è da faticare, sia quando c’è da dimostrare vicinanza a chi sta peggio di lui.

“Non so se ho il cuore d’oro, aveva detto Gattuso qualche giorno fa, ma so da dove vengo e non rinnego le mie origini”.

Gattuso dona parte del suo stipendio ai lavoratori del Club in cassa integrazione

Commentava così, Ringhio, la richiesta che ha rivolto al Presidente del Napoli De Laurentis di tagliarsi lo stipendio per aiutare i lavoratori del Napoli in cassa integrazione.

Rino Gattuso sa cosa è la fatica, l’impegno, il lavoro duro.

E sa riconoscere chi è meno fortunato e vive nel bisogno. Personaggio allergico al mondo dei social, Rino chiede tanto a se stesso oltre che agli altri.

Per un Paese uscito con le ossa rotte da questa pandemia inaspettata e imprevista l’esempio e il pensiero di Rino Gattuso meriterebbero qualche attenzione in più.

Passione e senso di appartenenza è ciò che ha riconosciuto ai suoi giocatori dopo l’inaspettata vittoria contro la Juventus.

Ed è quello che Gattuso ha chiesto ai suoi per i giorni a venire, insieme al veleno, alla voglia di combattere e non mollare mai.

Non male per un Paese, l’Italia, abituato sin troppo alle chiacchiere e a pochi fatti!

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