Kirk Douglas, il grande attore americano interprete di tanti film famosi, conosciuto in tutto il mondo, ci ha lasciati qualche settimana fa alla veneranda età di 103 anni.
Quello che ha stupito tutti è stata la notizia, uscita qualche giorno dopo la sua morte, del lascito del suo patrimonio, circa 61 milioni di dollari, in beneficenza. Una donazione notevole, sorprendente per certi versi.
I soldi saranno destinati alla Douglas Fondation, un organizzazione benefica fondata circa 60 anni fa. La fondazione fu creata da Douglas e dalla moglie Anne Beyends nel 1964. Ed è da allora finanzia tra gli altri, l’ospedale pediatrico di Los Angeles e la St Lawrence University dove vengono finanziate borse di studio per gli studenti svantaggiati.
La Douglas Fondation, come disse l’attore, fu creata per aiutare “coloro che altrimenti non possono aiutare se stessi”. Il suo obbiettivo più grande era quello di migliorare le condizioni dei bambini disagiati. E di promuoverne il benessere, perché essi sono il nostro futuro.
Ricordato soprattutto come Spartacus, Kirk Douglas era il più anziano premio Oscar vivente, un premio ricevuto però solo alla carriera, nonostante avesse lavorato con i più grandi registi.
Ad annunciare la sua morte è stato il figlio Michael, attore di successo come lui e che gli è rimasto vicino fino all’ultimo.
Cosa ne pensi il figlio dell’eredità sfumata resta ancora mistero. Oltre al talento avrà ereditato anche la generosità del padre?
Kirk Douglas, pensate, proveniva da una famiglia poverissima di emigrati ebrei russi. Era cresciuto in povertà con gli altri fratelli, conosceva quindi molto bene cos’era la fame e il disagio sociale. Non aveva mai dimenticato questa parte della sua vita.
Una vita difficile che aveva raccontato anche nei suoi libri. E poi il riscatto, il successo. Una carriera straordinaria, un posto tra le stelle più note ed apprezzate.
Non ci deve stupirci quindi il suo gesto, il suo desiderio di continuare ad aiutare gli altri anche dopo la sua morte.
Un grande attore, ma soprattutto un grande uomo. Un cuore immenso.
Grazie Kirk.