La Cina no di sicuro. Ed è pronta ad affrontare l’invasione delle locuste con 100mila anatre, schierate come un esercito.
Le cavallette stanno arrivando in Cina dall’Africa, passando per il Pakistan, e potrebbero creare non pochi problemi in una nazione già messa in ginocchio dal coronavirus.
I cambiamenti climatici pare siano i responsabili di questa crescita anomala delle locuste. Periodi eccezionali di siccità sono stati seguiti da piogge abbondanti che hanno provocato grosse inondazioni. Questo ha dunque favorito la proliferazione degli insaziabili insetti.
Pensate che le locuste formano degli sciami enormi e che possono contenere miliardi di insetti tra le loro fila.
Non solo. Sono capaci di percorrere 150 chilometri al giorno! E lo fanno distruggendo tutte le coltivazioni che si trovano lungo il loro percorso, come si è visto è accaduto in Africa.
La Cina quindi ha deciso di far fronte a questa emergenza con la lotta biologica. L’attenzione al nostro Pianeta è al suo ormai fragile ecosistema, fortunatamente sembra stia aumentando.
La scelta della Cina di utilizzare le anatre si deve al fatto che questi animali sono in grado di mangiare 200 locuste al giorno. E inoltre muovendosi in gruppo, sono semplici da gestire. Si spera quindi più efficaci dei pesticidi che inquinano l’ambiente.
L’utilizzo delle anatre per la lotta contro le locuste, in verità era già stata adottata dalla Cina nel 2000, quando erano state schierate trentamila anatre per fronteggiarle e limitarne i danni.
Ora le nuove “truppe” verranno inviate nei prossimi mesi in Pakistan, nelle aree maggiormente colpite in modo da fermare le locuste prima che raggiungano la provincia cinese di xinjiang.
Per adesso non si prevede l’invio di anatre in Africa invece, dove sciami di locuste hanno provocato una situazione di emergenza alimentare. Le conseguenze stanno purtroppo colpendo milioni di persone che già soffrono la fame a causa delle scarse risorse dei loro paesi.