“San Benedetto , una rondine sotto il tetto”, recita un antico proverbio. La storia del rapporto tra l’essere umano e le rondini si perde nella notte dei tempi.
Una storia che parla di un patto silenzioso, fatto di ospitalità da una parte, e pulizia dagli insetti e dai parassiti dall’altra.
Un rapporto che la distanza sempre più marcata tra essere umano e ambiente ha reso non solo più difficile, ma spesso anche a rischio.
Ciò che è accaduto nella piccola ed ospitale cittadina di Cervia ci prospetta un quadro diverso.
Quando un gruppo di rondini ha occupato uno spazio all’interno del mercato coperto per nidificare, l’accoglienza degli uomini e delle donne di mare non si è fatta attendere.
Proprio di fronte al molo dove sostano i pescherecci, e dove il legame tra l’uomo e la natura non ha mai smesso di esistere, un gruppo di ombrelli colorati ha salutato l’arrivo delle rondini.
Proprio così!
I commercianti appendono ombrelli colorati per le rondini
I commercianti hanno appeso degli ombrelli colorati sotto il nido delle rondini, per raccoglierne il guano e rallegrare , al tempo stesso, l’atmosfera del mercato coperto.
Un gesto che testimonia l’importanza di un rapporto stretto e di cooperazione tra l’essere umano ed il mondo naturale. Quello che si è via via perduto e che, come per magia, la terribile vicenda della pandemia di Covid, ha riproposto all’attenzione di tutti.
Vedere un delfino nuotare tranquillo a pochi metri dalla spiaggia, fatto anch’esso accaduto sul litorale romagnolo, testimonia di come questo legame sia inscindibile se esiste rispetto e preservazione reciproca.
La storia del patto tra l’uomo e le rondini diventa così una brillante metafora per ripensare il rapporto con l’ambiente l’ecosistema.
La diffusione dell’agricoltura e dell’allevamento ha reso nel tempo disponibili ambienti adatti alla nidificazione, fornendo fonti di cibo durature e facilmente reperibili per le rondini.
Ma la rincorsa ossessiva all’intensificazione dei processi agricoli, la comparsa di strutture simili a dei laboratori alieni per un maggior sviluppo e guadagno, ha intaccato questa unione naturale.
Le rondini non solo sono diminuite, ma in molte aree italiane sono quasi scomparse.
Le stalle tradizionali che un tempo erano il luogo preferito da questi cacciatori di insetti, hanno mutato la loro forma.
La prevalenza di monocolture, la scomparsa delle siepi e dei filari, la costruzione di moderne stalle per l’allevamento intensivo, hanno allontanato le rondini dai nostri territori.
Poi, per uno strano destino, mentre il mondo è stato costretto ad interrogarsi sulla direzione che aveva preso, ecco che la natura sembra porgergli una mano.
E la foto degli ombrelli colorati al mercato coperto di Cervia sotto il nido delle rondini è un messaggio positivo.
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