È una scultura semplicemente commovente. Scolpita da un dolore profondo, dedicata ad un amore ancora più profondo. Quello di un padre per un figlio.
Matthew Stanford Robison era nato nel 1988 con gravi disabilità dovute ad una mancanza di ossigeno durante il parto. Ai suoi genitori Ernest e Anneke era stato detto che gli rimanevano poche ore di vita.
Invece Matthew, contro ogni pronostico e nonostante fosse paralizzato e quasi cieco del tutto, è vissuto per 11 anni.
Il padre Ernest e la cugina Susan, nel 2000, per rendere la tomba di Matthew un posto di gioia hanno deciso di costruire una toccante scultura, per ricordare il coraggio del giovane ragazzo.
La statua rappresenta il bambino nell’atto di alzarsi dalla sua sedia a rotelle, guarito da tutti i dolori terreni e libero finalmente di andare verso il cielo.
Cosi dopo diversi anni dalla sua costruzione, la tomba è diventata un simbolo di speranza e ispirazione. Un icona contro il dolore e la tristezza.
Matthew, come attesta il suo necrologio, era un ragazzo speciale capace di infondere gioia in tutti coloro che lo conoscevano.
Era la prova che che l’anima di una persona vince su tutti gli ostacoli del corpo, il suo coraggio era d’esempio per coloro che gli erano vicini.
“Era venuto in questo mondo come un miracolo e
ha lasciato questo mondo come un miracolo”.
Queste frasi del suo necrologio sono state sicuramente fonte di ispirazione per i Robinson quando hanno deciso di creare la Ability Foundation.
Dal 1993 questa fondazione aiuta le persone disabili che non possono permettersi gli ausili di cui hanno bisogno, specialmente i bambini.
Per Ernest e Anneke aiutare gli altri significa sempre onorare la memoria del figlio che ha portato tanto amore nella loro vita.
Il papà di Matthew ha creato una tomba speciale, davvero meravigliosa.
Un grande simbolo contro tutti gli ostacolidella vita.
Non possiamo non commuoverci guardando quella scultura,
ci dice perfettamente che ora finalmente Matthew è
“libero dai suoi limiti”.