Le storie, quelle belle. Quella del ristoratore di Latina lo è a pieno titolo. Una storia di grande umanità in un mondo che sembra condannato all’indifferenza e all’egoismo.
“Affinché la nave non affondi bisogna saper affrontare anche il mare in tempesta”. A parlare così è uno dei tanti protagonisti di quei meravigliosi gesti di umanità e solidarietà che apprendiamo dalle cronache.
Lui è Erasmo Berti, un imprenditore e ristoratore di Latina che si è reso protagonista di un gesto bellissimo.
Quello di trovare una casa ed un un lavoro ad un uomo che aveva perso tutto a causa del Coronavirus, e che da 70 giorni tentava di sopravvivere utilizzando solo la propria auto.
La nave del ristoratore si chiama “Il Bivio”, un piccolo bistrot che questo ristoratore dal cuore d’oro conduce da anni. Erasmo non solo è un apprezzato ristoratore, ma è anche un uomo che ha a cuore le situazioni di sofferenza e disagio.
Così, una volta partito il lockdown, mentre faceva consegne a domicilio per tentare di dare un servizio ai suoi affezionati clienti e mantenere in attività i suoi collaboratori, il ristoratore viene a conoscenza di una prima situazione di grande disagio.
Leonardo ed Anna sono due concittadini che non hanno più una casa, un tetto. L’emergenza Covid ha creato, in poco tempo, situazioni di emergenza molto serie.
Erasmo Berti, il ristoratore dal cuore d’oro decide così di fare un video e pubblicarlo sui suoi social network.
Questa iniziativa spontanea consente a tante persone che conoscono e seguono Erasmo di venire a conoscenza della problematica. In pochi giorni il tam tam provocato dai video del ristoratore sortisce l’effetto sperato.
Alcuni concittadini offrono a questa coppia una abitazione in attesa che la situazione possa tornare verso una progressiva normalità.
A pochi giorni di distanza da questo primo episodio di solidarietà, il ristoratore viene a sapere che un uomo, che chiameremo Vittorio, ha perso tutto e dorme nella propria auto.
Non aveva nulla Vittorio, solo un’auto come casa nella quale tentava di sopravvivere da oltre 70 giorni.
Il ristoratore si presenta e capisce che l’uomo ha bisogno di aiuto. Una persona di soli 58 anni, rimasta senza lavoro perché prima della pandemia lavorava in nero.
Decide allora di aiutarlo. Gli trova un alloggio e prende la decisione di assumerlo nella sua azienda.
“Ho pensato, racconta questo ristoratore dal cuore d’oro in un’intervista a Fanpage, che noi tutti ci saremmo potuti trovare nella situazione di Vittorio. Senza più nulla. Una casa, un lavoro, senza più sogni ne speranze”.
Erasmo così gli tende la mano e gli chiede se sa cucinare. Vittorio non crede ai suoi occhi e dalla ripresa delle attività, dal 18 maggio, aiuta come Chef in cucina.
“Ricominciare non è stato e non è facile”, ricorda Erasmo, ma questo ristoratore non è uno che si arrende facilmente.
E Vittorio, dopo una prova, ha saputo meritarsi grembiule e cappello da Chef!
Occorre ringraziare persone come il ristoratore protagonista di questa bella storia. Far conoscere che esistono uomini che mettono il cuore davanti a tutti.
Un invito alla lettura: