Letteralmente si chiama ” Bagno nella foresta”. È il primo percorso interamente dedicato a questa pratica è stato inaugurato in Trentino nel 2018, a Fai della Paganella, in una splendida faggetta.
Cosa si intende per Bagno nella Foresta?
Un’ immersione totale nella natura attraverso semplici passeggiate. Meglio se a piedi nudi, capace di rigenerare e guarire.
Una pratica presente dalla notte dei tempi nelle culture più antiche e lasciata cadere con il progressivo aumento della tecnologia.
La cultura celtica lo definiva Shan, ” Vuoto”, e proprio questo deve essere l’effetto che si deve provare immergendosi nella foresta.
Un ritorno alle origini capace di togliere dalla mente e dal corpo tutte quelle tossine prodotte da uno stile di vita forsennato. E completamente dipendente dalla tecnologia.
Ancora oggi in Giappone lo Shinrin – yoku, l’immersione nella foresta, è prescritto per tutti i benefici che produce alla mente e, di conseguenza all’organismo.
I benefici del bagno nella foresta
Come accennato il bagno nella foresta é un ritorno ai propri istinti. Questo accade perché la natura risveglia nell’essere umano questa capacità.
Nonostante tentiamo di convivere e convincerci ogni giorno di più dell’aspetto razionale e pianificato dell’esistenza, siamo tutti portatori di istinti.
Pensiamo un attimo a quello che chiamiamo istinto alla vita e alla sopravvivenza.
Una spinta che si rivela nei momenti più impensati. Perché la teniamo dentro, anche se soffocata. Chiusa in quella gabbia fatta di buone maniere e di concetti imposti.
Ecco allora che il bagno nella foresta rappresenta un ritorno a se stessi. A quel bisogno che ogni persona ha di condividere naturalmente, istintivamente.
Il beneficio di alcune comunità e le rispettive culture sta proprio in questa capacità di conservazione del legame che unisce l’essere umano alla natura. E con i benefici che quest’ultima può regalare.
Ecco quindi che il Trentino, con i suoi mille alberi per ogni abitante, sa regalare agli ospiti un’ immersione nella natura e nelle sue meraviglie.
In questa regione molte delle piante presenti, faggi e betulle, proprio in estate si trovano all’apice del loro sviluppo naturale.
È quindi lo scenario ottimale per una boscoterapia. Magari a piedi nudi! Grazie all’abbraccio di queste piante e agli aromi sprigionati durante le passeggiate.
Un’esperienza indimenticabile
I benefici immediati, oltre ad uno stato di pace e relax interiore, riguardano la microcircolazione. La postura, il rafforzamento dei muscoli e della volontà individuale.
Immergersi in percorsi studiati da esperti alpinisti e conoscitori del territorio consente all’ospite di vivere un’ esperienza fisica e sensoriale degna di nota. Un viaggio ricordare!