Un bambino di 8 anni viene rifiutato da tutte le scuole della sua città a causa dei suoi capelli: “È discriminazione”, tuona la madre
Farouk James, un bambino di 8 anni viene rifiutato da tutte le scuole a causa dei suoi lunghi capelli ricci che non rispettano il regolamento
Farouk James è il protagonista di una discriminazione legata al suo aspetto: questo un bambino di 8 anni viene rifiutato da tutte le scuole di Londra a causa dei suoi lunghi capelli ricci. Una situazione che ha spinto la madre ad esporsi per difendere suo figlio e tutti i bambini oggetto di discriminazioni legate alla loro identità.
Bonnie Miller ha infatti raccontato le disavventure di suo figlio, che ha i tratti fisici di suo padre, originario del Ghana.
I genitori di Farouk hanno scelto di lasciar crescere i suoi capelli per motivi culturali, così da quando ha 3 anni non si taglia i capelli. “A quel tempo, era già molto affezionato ai suoi bei capelli. Quindi li abbiamo lasciati crescere” – ha spiegato Bonnie.
Un bambino di 8 anni viene rifiutato da tutte le scuole della sua città per i suoi lunghi capelli ricci
La donna ha spiegato di aver cercato una scuola privata per suo figlio ritrovandosi di fronte una grande ostruzione. Infatti si è scontrata con il rifiuto di due delle scuole di suo interesse, che hanno dichiarato apertamente che non avrebbero permesso a suo figlio di frequentarle a causa dei suoi capelli.
Infatti i suoi ricci folti e lunghi “violano le loro politiche” dei due istituti. Bonnie non aveva incontrato in passato problemi, quando ha iscritto suo figlio maggiore, ora 23enne, alla London Oratory School. Ma suo figlio maggiore aveva i capelli corti.
Poi Bonnie ha preso in considerazione la Fulham Boys School. Una scuola che ha cambiato le sue politiche dopo che un’altra madre ha intentato una causa, quando la scuola ha bandito il figlio per i suoi capelli. Ma, la politica della scuola accetta che “la lunghezza massima dei capelli sia sopra il colletto e la lunghezza minima sia un taglio numero 2”. Così Bonnie si rese conto che i capelli di Farouk violavano il regolamento.
“La politica era cambiata, ma hanno aggiunto due linee razziste, vietando segni e trecce” – ha detto Bonnie.
Questa madre non si è persa d’animo e così ha deciso di cercare delle scuole miste, ma anche queste avevano delle politiche rigorose. In seguito, Bonnie ha iniziato a fare pressioni sul parlamento per aiutarla a convincere le scuole a cambiare il regolamento. Infatti vuole che i cambiamenti riguardino non solo il Regno Unito ma che siano a livello globale.
“È contro i diritti umani chiedere a qualcuno di rimuovere parte del proprio corpo per accontentare le aspettative della società su ciò che dovresti essere” – ha spiegato Bonnie. Da madre orgogliosa rivendica che suo figlio possa sentirsi libero di mostrare il suo aspetto naturale.